La paura, al pari della rabbia, della tristezza, della gioia e del disgusto, è una delle emozioni fondamentali degli esseri viventi. La paura ha un ruolo così importante che è presente sia nelle forme di vita più elementari sia in quelle più complesse, ti basta pensare al ritrarsi automatico dell’antenna di una lumaca o al mostrarsi delle unghie di un gatto che si sente minacciato.
La paura è quella che ci permette di sopravvivere, mettendoci in guardia da pericoli e minacce esterne.
A livello scientifico, quello che avviene è che l’amigdala – davanti a un evento che rischia di minacciare la nostra esistenza – produce l’ormone adrenalina e attiva una parte del sistema nervoso (il sistema nervoso simpatico) dando luogo a una serie di manifestazioni fisiche come dilatazione delle pupille, accelerazione del respiro e della frequenza cardiaca, invio di maggiore glucosio ai muscoli e riduzione dell’energia a organi non vitali, come il sistema gastrointestinale per esempio.
Il corpo induce automaticamente questi comportamenti per prepararci a tre possibili reazioni: immobilizzazione, attacco o fuga.
Da questo quadro appare chiaro come la paura sia fondamentale per la nostra sopravvivenza, è un’emozione primaria di carattere transitorio che compare quando ci si sente in pericolo e scompare quando la minaccia viene meno. Abbiamo detto transitorio, pertanto è fisiologico che essa venga meno quando non è più funzionale all’esistenza dell’essere umano.
Se si continua ad attaccare, rimanere immobili o peggio ancora a scappare quando il pericolo non è più presente, allora la risposta allo stress da adattiva diventa eccessiva o cronica, trasformandosi in una gabbia in cui ci richiudiamo per nostra stessa scelta dimenticandoci dove abbiamo messo la chiave.
Affrontare a piccoli passi le proprie paure è la strada vincente. Non combatterle ma accoglierle, lasciare che arrivino per ascoltarle e comprenderle. Altrimenti il grande rischio che si corre è che tutti i propri sogni e desideri vengano frenati, se non addirittura completamente impediti, da essa.
“Vorrei lasciare questo lavoro che mi rende infelice, ma ho paura di trovarmi in una situazione peggiore”.
“Vorrei mettere fine a questa relazione che non mi dà più gioia, ma ho paura che la mia compagna soffra.”
“Vorrei fare un viaggio oltreoceano, ma ho paura di prendere l’aereo.”
Sono solo alcuni dei più comuni esempi che possiamo fare, ma ognuno di voi, pensando alla sua vita, potrà identificare quali sono le paure che gli stanno impedendo di essere completamente felice e realizzato.
C’è un bellissimo passaggio del libro “Gli insegnamenti di Don Juan” di Carlos Castaneda, Rizzoli 2013, in cui la paura viene definita il primo dei quattro nemici naturali dell’uomo, seguita da chiarezza, potere e vecchiaia. Vi riporto di seguito un passaggio integrale dal testo.
«La paura è un nemico terribile, insidioso, difficile da sconfiggere. Si nasconde dietro ogni angolo, vaga in cerca di una preda e aspetta. Se l’uomo, terrorizzato dalla sua presenza, fugge via, la sua ricerca sarà compromessa per sempre.»
«Che cosa succede all’uomo che fugge via in preda al panico?»
«Niente, a parte il fatto che non imparerà mai. Il suo primo nemico avrà messo fine ai suoi desideri.»
«Che cosa può fare per superare la paura?»
«La risposta è molto semplice: non deve scappare. Deve sconfiggere la paura e andare avanti suo malgrado lungo la via verso la conoscenza. Non deve fermarsi, neppure quando è sopraffatto dal terrore. È questa la regola! Verrà il momento in cui il suo nemico batterà in ritirata. A quel punto l’uomo inizia ad avere fiducia in sé stesso»
«Succede all’improvviso, Don Juan, o un poco alla volta?»
«Un poco alla volta, ma la paura scompare all’improvviso, in un baleno.»
«L’uomo non avrà mai più paura, nemmeno se gli capita qualcosa di nuovo?»
«No. Una volta sconfitta la paura, l’uomo è libero per il resto della vita, perché al suo posto ha ottenuto la chiarezza, una chiarezza mentale che cancella la paura. Ormai l’uomo conosce i propri desideri e sa cosa fare per esaudirli»
Come abbiamo visto, la paura è una risposta fisiologica e transitoria a manifestazioni minacciose, ma la mente può creare minacce inesistenti generando pre-occupazione per qualcosa che potrebbe accadere ma che non è assolutamente certo che accada. Avere paura prima della manifestazione del pericolo, autocensurarsi o boicottare la propria evoluzione personale, professionale e psico-fisica è qualcosa da cui solo tu stesso puoi salvarti.
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